Societari su pista, la squadra maschile sul fil di lana con il Valsugana
Arriva insperato un quarto posto davanti al GSValsugana alla prima fase dei Campionati regionali societari su pista svoltisi sabato 18 e domenica 19 maggio a Pergine. Una squadra, quella degli aquilotti, messa in difficoltà all’ultimo da infortuni e forfait, eppure capace di un quarto posto in tutto e per tutto "autoctono": alias, una squadra che non può contare su acquisti extraregionali e stranieri, ma schiera unicamente gli atleti cresciuti nelle sue fila negli anni…..
Per la squadra decide di tornare in gara, dopo due mesi di stop per infortunio e forse tre allenamenti, Giordano Benedetti, il campione italiano in carica degli 800 m indoor: il timore per un riacutizzarsi dei problemi al piede e una diversa programmazione agonistica non hanno attenuato lo spirito di squadra del lavisano, pronto ormai a gareggiare in ben altri scenari. Giordi corre i 400 m in 50”87 (dietro di lui Adriano Rigo in 51”29); gli 800m li fa il suo compagno di allenamenti Stefano Grimaz (2’00”04), che fa meglio sui 1500, dove è quarto in 4’08”72; in entrambe le gare, paga un’inesperienza tattica e timori reverenziali ormai inutili nei finali, dopo un avvio di gara deciso e coraggioso. Nei dodici e rotti giri di pista, parte in quarta Quarta (Luca), che però lamenta nelle gambe la stanchezza del 1500 del giorno prima. Giunge in 16’44, 18”dopo, Daniele Dellai, reduce da un tremila siepi corso per coprire la gara al posto di Federico Segatta, fermato da problemi di schiena.
Il bronzo di Denis Pintarelli nell’alto (1.85) aggiunge punti preziosi, così l’argento di Nicola Scarpetta nel martello- 48.69. Lo stesso arriva sesto nel disco, il giavellotto paga purtroppo un’assenza pesante, quella del campione italiano di categoria Norbert Bonvecchio, infortunatosi pochi giorni prima alla caviglia. Salta anche il triplo, a questo punto nel peso non possiamo permetterci assenze: scende in pedana all’ultimo momento un velocista, Luca Sighel. Il quarto posto è merito dei campioni, ma anche di chi ha accettato la sfida di cimentarsi in discipline diverse dalle proprie.