Le aquilotte tornano in pista con Grazia
Dopo oltre un lustro di assenza dai campionati societari, la squadra femminile decide di provarci, e di schierare le proprie atlete al via dei Campionati di Pergine. Una squadra decisa a tavolino pescando da tutti i settori, mescolando e rimescolando le carte, spostando mezzofondisti sulla velocità o sui lanci, ma alla fine l’obiettivo è raggiunto: solo due le gare scoperte, la marcia e i 100m h, in tutte le altre discipline un’aquilotta c’era, talora specialista, talora semplicemente generosa e coraggiosa……..
A partire da un ritorno in pista, o meglio, in pedana, della segretaria Maria Grazia Bertoldo: ex-mezzofondista azzurra degli 800m e dei cross, un’esperienza decennale in Fidal e ai vertici della società cui è sempre stata fedele, Mariagrazia dà il buon esempio, e alla vigilia del suo sessantesimo compleanno (l’età si può dire, perché è solo anagrafica!) si propone per la gara del lancio del peso. Quale miglior regalo di compleanno potevano farle le sue ragazze, se non seguirla? La nuova capitana Elisabetta Tecchio trascina tutte, lei per prima rinuncia alla sua gara (gli 800m), dove data la forma di quest’anno avrebbe certamente siglato il personale, per cimentarsi nei 400h, una novità per lei; nel peso giungono i rinforzi: lo gettano anche Nicoletta Celva e Lara Leoni. Pur essendo amante della corsa e delle lunghe distanze, Elektra Bonvecchio decide per una volta di seguire le orme del padre, lancia il martello e il disco, e spara un quattrocento nella 4×400, assieme a Ferretti, Bottura, Tecchio.
Nell’alto troviamo Monica Bressan, 1.40 dopo anni di inattività, scesa in pedana per amore-non si è capito se del suo ragazzo (Alessandro Gretter, figlio di Primo e Mariagrazia) o della squadra femminile di cui ormai fa parte. Nei 5000 m è necessario risuscitare i morti, ma per fortuna ci sono anche le punte. Leggi Chiara Zanelli. Leggi Francesca Iachemet. Leggi Erica Ferretti, le protagoniste della 4×100, Lara Leoni. La Zanelli, astista d’eccezione, vince con 3.50, porta 845 punti, che potevano essere anche di più, se il vento non le avesse fatto fallire i tentativi a 3.65. Francesca Iachemet corre le siepi, e sigla un ottimo 11′40′’06 frutto più delle sue qualità aerobiche e anaerobiche che della sua dimistichezza con una disciplina tecnica che pratica poco. Erica Ferretti è quinta sia nel giro unico, che nel doppio giro, con tempi vicini ai personali, e la 4×100m (Zanelli-Leoni-Tomasi-Bampi) chiude in un buon 53′’13. E così le nostre donne sono terze davanti al Crus Pedersano. Dietro alla Quercia e al Valsugana, ma aquilotte con Grazia.