DonnaSprint più Marzola ’80, ora le donne hanno i cavalieri
Una volta era Donnasprint, solo donne, atletica ad altissimo livello, maschietti solo in tribuna. Da quest’anno…si raddoppia! Le donne ora hanno trovato cavaliere, e al classico meeting femminile, unico nel suo genere, ci saranno anche gli uomini: quelli del Marzola ’80. In altre parole, i due meeting, in precedenza distinti, avranno luogo nella cornice della medesima manifestazione (sabato 2 giugno, ore 15.00), con le sinergie dell’Ataf Trento Pool, del team di Demadonna e dell’Atletica Trento CMB.
Non sarà facile, chiaramente, conservare la peculiarità di una competizione su pista tutta rosa con un programma tecnico che ora mescola gare maschili e gare femminili, ma le intenzioni del presidente Ataf Ciola e del presidente Atl. Trento Segatta sono chiare e ferme: si collabora, a livello logistico, per ottimizzare le risorse umane, consueta rimarrà invece la gestione delle partecipazioni, controllate per il Meeting maschile dall’Atletica Trento CMB assieme al Marzola, per quello femminile dall’Ataf che si avvale del team di Demadonna.
Insomma, al Donna Sprint gli uomini non potranno più limitarsi ad ammirare, dalle tribune, le splendide atlete provenienti da tutto il mondo; dovranno correre, saltare, lanciare. Il Marzola ’80 ha in realtà una lunga tradizione alle spalle, e porta un nome che ricorda le sue radici: il Gruppo sportivo Marzola, di cui è presidente lo stesso Segatta. La società è l’antenato dell’odierna Atl. Trento CMB, affiliata alla Fidal, ad oggi è Sci Club. Le due associazioni si riuniscono in occasione di un meeting giunto ormai alla trentesima edizione, e accoglie due memorial: il Memorial Oscar Degasperi per il primo della categoria junior negli 800m, e il Memorial Massimo Eccher per il vincitore dei 400 h. Negli 800m vedremo schierati niente meno che Christian Obrist, carabiniere brissinese al debutto stagionale sulla distanza, accreditato di 1’46”77. Dovrà sforzarsi di sfruttare la sua scia il beniamino di casa, il lavisano, aquilotto, Giordano Benedetti, campione italiano indoor di categoria del doppio giro di pista (1’53”1). Nei 5000m, altro tentativo del vipitenese Markus Ploner di correre poco sopra ai 14′, potrebbe aiutarlo Stefano Cugusi (14’08). Premio fedeltà per Luca Bertolaso (Fiamme Gialle), che già tre volte ha vinto il Memorial Eccher, a fargli la guerra Markus Crepaz, che corre i 400m h in 51”25. E’ finanziere pure Andrea Bettinelli, campione italiano indoor dell’alto, ha superato l’asticella a 2, 28. Dita incrociate per l’aquilotto Norbert Bonvecchio, al ritorno dopo un fastidioso infortunio alla caviglia che non gli ha permesso di disputare i societari: si rinnoverà, presumibilmente, il duello con Paolo Valt dei Carabinieri (68, 77contro 70,28 ). La Riccardi schiera Fabio Cerutti nei 100m (10”43) e Pietro Usai nei 400m piani (47”69). Le iscrizioni si chiudono mercoledì 30 maggio, i giochi sono tutt’altro che fatti.
Domani si chiuderanno anche le iscrizioni per le donne. Ma le stelle sono già tutte nel firmamento: Ojokolo Endurance nei 100m (terza in Coppa del mondo 2006 nella staffetta 4×100), Maria Teresa Schutzmann nel giro della morte (che compie in 53”53), e l’argento dei Campionati Etiopi sui 5000m Gedo Utura, che nei 1500m dovrà vedersela con Emebet Etea, quarta ai Mondiali sulla medesima distanza. In questa gara la sfida sarà anche italiana: tra la trentina Eleonora Berlanda (4’07”54) e Elisa Cusma Piccione (4’09”55), ormai da anni abituate a incontrarsi sul mezzofondo veloce. Ospite d’eccezione però Silvia Weissteiner, fresca del neopersonale sui 5000m siglato a Hengelo la settimana scorsa (15’16). Per i 5000m, ci sono i numeri per correre sotto i 15′: almano Zakia Mrisho è decisamente in grado (14’43), sempre che non conceda una gara tattica a Beatrice Jepchumba (15’32). I 400 m h vedranno sfrecciare la detentrice del record italiano, l’esile Benedetta Ceccarelli (54”79), sono sotto i 57” anche Virna de Angeli e Lara Rocco. Abbagliante la parata di stelle nel triplo: Magdelin Martinez, Simona La Mantia, Cristina Nicolau, tutte al limite dei 15 m. Dalla Russia gli occhi di ghiaccio di Viktoriya Styopina: supera l’asticella dell’alto a 2, 02.