Molinari ancora re sulla Rampa
40 primavere e non sentirle, quante volte l’abbiamo scritto quest’anno in riferimento ad Antonio Molinari. Il fine stagione è però autentica progressione di forma da giovine in crescita atletica, in barba all’anagrafe: da fine agosto Antonio è tornato letteralmente a volare, sfiorando record siglati negli anni ruggenti. Come alla Rampa di ieri, 5 ottobre.
Il menu proposto era noto a tutti, la formula è ormai collaudata: 12 km con un dislivello di 2000 m lungo i sentieri di Zambana vecchia fino alla cima della Paganella.
In 1h19’40 Molinari ha corso vicino al record, che egli stesso detiene (del resto vince la gara che parte a Zambana e arriva alla Paganella da quando la gara è nata, cioè da ben tre edizioni): 30′ di corsa sulla neve hanno impedito l’impresa (record del percorso). Secondo Gianni Penasa in 1h24’30, terzo Gianfranco Marini con il medesimo tempo, quarto don Franco Torresani, la cui prestazione subisce una serie di blackout a causa della perdita del pettorale e delle scarpe lisce (è arrivato alla partenza che già aveva detto messa alla sua parrocchia, di qui l’errore tecnico).
La Rampa mette tuttavia in evidenza anche i giovani camosci pronti a raccogliere il testimone del campione: 11. Enrico Cozzini (1h32’36), 64. lo junior Daniele Oss Cazzador, a seguire Tommaso Caldonazzi, purtroppo frenato da vicissitudini varie occorse durante la gara.
Da segnalare anche la gara di Michele Coser (27.) , e il terzo posto di Raffaella Bailoni (1h47’12) dietro a Nadia Scola (1h39’26) e Luisa Merz (1h43’47). Quattordicesima Barbara Haupt, già debuttante ai Campionati Italiani Lunghe Distanze di Corsa in Montagna organizzati
dall’Atl. Trento cmb il 21 settembre scorso (un vero e proprio battesimo di fuoco).
Un’ultima nota: nelle varie interviste apparse sui quotidiani, Antonio ha messo giustamente in evidenza le nuove leve, che dietro scalpitano. Ai giovani camosci Antonio ricorda che è possibile festeggiare ma anche onorare gli impegni sportivi: come fa del resto lui stesso, che la sera prima della gara aveva la cena dei coscritti, ma alle undici ha salutato tutti per presentarsi la mattina dopo a Zambana con il giusto quantitativo di ore di sonno.