Atleti sprintosi in barba a Pluvio
Non ha proprio voluto mancare al matrimonio del 2 giugno, Giove Pluvio: e con la sua pioggia, ha festeggiato gli sposi. Lei, l’Ataf Trento Pool, è madrina del Donna Sprint, lui, lo SciClubMarzola, da trent’anni organizza il Marzola ’80. Ma tra lei e lui c’è anche l’altro, è l’Atletica Trento Cmb: i tre soggetti hanno unito le forze per organizzare, nella cornica della medesima manifestazione, due fiori all’occhiello dell’atletica trentina: Donnasprint+Marzola ’80. Tante stelle nel cielo del Campo Coni di Trento, grazie al supporto manageriale del Demadonna Athletics, a partire dalla gara del triplo. In barba alla pioggia, la vince la solare cubana, naturalizzata italiana, Magdelin Martinez, con 14.02 (ma il suo personal best è 15.03). Seconda è la siculo-altesina Simona LaMantia, figlia d’arte (sua madre appartiene alla prolifica genia di mezzofondisti brunicensi, Mutschlechner), che non subisce la rivalità con una talentuosa (ex)straniera; solo terza l’ucraina Stadnyuk. La sua connazionale si rifà nell’alto, si chiama Styopina e fa 1.90, dopo aver colto l’oro prova qualche tentativo a 1.95, ma nulla da fare. Rimangono indietro comunque la russa Kuncevic e la spagnola Pozuelo. Per vedere italiane in vetta è necessario passare dai salti al mezzofondo: a partire da quell’Elisa Cusma che sbaraglia la concorrenza sui 1500m (4’11’’76). L’esile ottocentista sfodera la sua resistenza contro la nostra Eleonora Berlanda, che alla fine cede e coglie il bronzo. Brillante terza Silvia Weissteiner, fresca del 15’16 a Hengelo, che centra il personale in un a gara gestita in progressione (4’12’’30). Veronica Bonardi, allieva dell’Atl. Tn Cmb, scende sotto i 4’50, e si appresta a scaldare il motore per confermare il titolo italiano di categoria targato 2006. Nei 5000m, fuori dal podio, ma bene Sommaggio e Sicari, “tirate” al traguardo dalle africane. Vince la superfavorita Mrisho Zakia, dalla Tanzania si presenta con 14’43, ma qui a Trento imposta una gara tattica (15’31), dietro il Kenia con Kiprop e Jepchumba. Cede nel finale l’enfant du pais, la sarentinese Renate Rungger, apparsa un po’ appesantita nell’azione. Tra le 16 nazioni rappresentate c’è anche il Benin, donde la vincitrice dei 400m piani, tale Fabienne Feraez (52’’46). Bene la seconda, Mariateresa Schutzmann, e bene anche le due regionali, in forza all’esercito, Francesca Endrizzi e Ursula Ellecosta (55’’03, 55’’15). Sul “giro della morte a ostacoli” troneggia la primatista italiana, Benedetta Ceccarelli (56’’53), seconda la Zunda, bene la roveretana Helga Ganassini, nuovo primato provinciale per lei (60’’29). Impressionano la forza e la possanza di Ojokolo Endurance, oro nei 100m. La nigeriana finalista ai Mondiali di Helsinki e alle Olimpiadi di Atene con la staffetta 4x100m, corre “più veloce della pioggia”, che rende pesante il tartan, in 11’’68 (11’’06 il suo PB), seconda la britannica Emma (11’’70), sesta la velocista della Quercia, azzurra e plurititolata, Doris Tomasini, per lei un 12’’34 che non rende piena giustizia delle sue performances under 12’’. L’estone Liimask si aggiudica i 100 m hs con 13’’82, 5 centesimi davanti alla slovena Tomic.