Che marcia al GPM!
Non è stata solo di contorno. Per nulla. Ieri sera, nella serata finale del Gran Premio Estivo del Mezzofondo la marcia è stata assoluta protagonista, al pari dei 500 e più che si sono “scannati” per provare a scalare le classifiche finali della kermesse aquilotta.
L’idea era nata nella mente di Paolo Pedranz nei primi giorni di giugno: perchè non inserire nella giornata finale un posto anche per i marciatori? Proposta accolta e nel giro di pochi giorni i contatti del nostro tecnico avevano permesso di mettere al sicuro una significativa e qualificata partecipazione, con nomi importanti pronti a sfidarsi sui 5000 metri in pista e giovani di sicuro avvenire ad inaugurare la serata.
E così è stato, complice anche il fresco dell’ultimo martedì di luglio: nei 5000 metri finali a mettersi in mostra è stato soprattutto il ventunenne Stefano Chiesa, pregevole autore di un 19’55″18 che non ha lasciato scampo alla concorrenza, con gli inseguitori regolati dall’allievo trentino Aldo Andrei, valsuganotto già capace di salire sul podio tricolore under 18 e ieri battezzato dal cronometro con 22’29″82 mentre la bresciana Nicole Colombi, già nel giro delle nazionali azzurre giovanili, ha saputo imporsi al femminile con 23’22″43. In chiave aquilotta, Luca Vernesoni (nella foto) ha completato la prova vicino ai propri limiti personali con 23’59″69.
In precedenza i cadetti (3000 metri) avevano aperto i giochi, trainati da un brillante Daniele Breda (14’20″98) la cui azione, come quella di tutti gli altri specialisti, è stata raccontata ed esaltata dalle parole di Pietro Pastorini, storico volto della marcia italiana, pronto a raccogliere l’invito di Pedranz con tutti i suoi allievi; per Martina Sammarco, l’impegno di casa è fruttato invece un 16’43″29.