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Meno due mesi ai Campionati Italiani di corsa in montagna sul Monte Bondone

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Meno due mesi alla seconda prova dei Campionati Italiani di Corsa in Montagna organizzati dall’Atl. Trento cmb sul classico percorso del Monte Bondone: il 18 luglio i più forti d’Italia si sfideranno in terra trentina. Parte anche l’operazione “We want you”: attendiamo la massiccia adesione di volontari, invitati a mettersi in contatto con la segreteria (segreteria@atleticatrento.it).
L’evento del 18 luglio 2010 è solo l’ennesimo tassello di un mosaico che simbolicamente rappresenta l’impegno dell’Atl. Trento cmb per la corsa in montagna: un impegno che affonda le sue radici in tempi lontani.


Nata tra i monti, da una parte il Bondone, il Celva dall’altra, un’aquila come simbolo, l’Atletica Trento cmb non poteva che essere vocata principalmente alla corsa in montagna, fin dagli anni ’70. Pur contando su di un valido settore atletico tout court (lanci, salti, mezzofondo:nella società sono nati i vari Pegoretti, Floriani, Gasperini), i camosci sono il fiore all’occhiello della società nata dalla fusione della Virtus North Autocar e il G.S. Marzola (1987). Il primo aquilotto-camoscio a imporsi fuori regione è Pio Tomaselli, campione triveneto nel 1982, titolo anche per la società. Significativo fin dagli inizi l’impegno anche sul versante organizzativo; nel frattempo emergono giovani interessanti, tra questi ultimi un certo Antonio Molinari, che nel 1984 giunge secondo al Campionato Italiano tra gli allievi. Alla prima Coppa del Mondo di corsa in montagna a San Vigilio di Marebbe (1985) non mancano due rappresentanti della “Cavit Virtus Atletica Trento”: si tratta di due cugini, Antonio e Antonella Molinari, junior lui, già senior lei, in comune: il talento sulle rampe.L’anno successivo il ragazzo di Civezzano (TN) arriva secondo al Campionato Italiano juniores, e si guadagna la convocazione per la seconda edizione della Coppa del Mondo, in Valtellina, assieme a Gemma Gaddo, mentre il 1987 segna il rientro ad alti liveli di Tomaselli, azzurro alla terza Coppa del Mondo, a Lenzerheide, in Svizzera, dove giunge quinto al traguardo (primo italiano). Dietro le quinte, le segreterie non staccano un attimo: nello stesso anno organizzano il Campionato Italiano di corsa in montagna a Ravina di Trento (Trofeo Franco Chiesa, 31 maggio). Ormai non passa anno senza che un aquilotto non lasci il segno nelle classifiche nazionali e internazionali di corsa in montagna, nell’88 le donne sono seconde al Campionato Italiano,soprattutto grazie ad Antonella Molinari, nel vivario coordinato da Adriano Rosa, Italo Fedrizzi e Giorgio Facchinelli emerge un altro cavallo di razza, è Costantino Bertolla. A Civezzano ha luogo invece il Campionato Italiano a staffetta; alla fine degli anni ’90 l’impegno organizzativo è premiato dalle affermazioni di nomi nuovi: Gilberto Conati vince il Campionato Italiano juniores, Cristina Tenaglia è seconda tra le parietà, e trascina la squadra femminile junior al titolo italiano di specialità. Nel 1990 il colpaccio riesce alle senior: Antonella Molinari, Romana Verones e Raffaella Bailoni conquistano l’agognato scudetto, e trascinano nel settore anche la mezzofondista Rossella Gaddo, seconda nel 1991, e prima nella combinata, terza nella stessa la gemella Gemma. Prosegue inarrestabile nel frattempo l’ascesa di Antonio Molinari, l’apice è il titolo mondiale del 1996, conquistato a Telfes, preceduto nel 1995 dall’argento agli Europei.. Il 1997, la svolta: a raccogliere le tradizioni delle varie Virtus e Marzola, nasce l’Atletica Trento, l’aquila viene definitivamente consacrata a simbolo, Marco Pasqualini dopo un lungo ventennio di felice presidenza cede il passo a Carlo Segatta, presidente tuttora,insostituibile segretaria Mariagrazia Bertoldo in Gretter; il 1998 si apre sotto nuovi, incoraggianti auspici nel settore della corsa in montagna: due titoli italiani a squadre, due titolo italiani individuali, un titolo europeo e un argento mondiale, autore di queste imprese sempre Antonio Molinari, che negli a venire colleziona titoli italiani. Come già nel 1990, ancora nel 1999 il Monde Bondone è sede di una prova del Campionato Italiano, nel 2003il grande salto, l’organizzazione del Campionato Europeo. Sempre sul limitare del nuovo millennio, Molinari conquista un altro oro europeo, l’anno successivo è bronzo, e sposando Francesca Badano porta in società un’altra valida specilista della corsa in salita. Nel 2001 Molinari è ancora oro agli Europei, nell’Atletica Trento giunge anche un altro talento delle salite, il finanziere agordino Marco Gaiardo, in azzurro, come don Franco Torresani, ormai confematosi ad alti livelli, e il giovane Luca Orlandi. 2002:è ANCORA VITTORIA DI SQUADRA.

L’anno seguente la società organizza l’europeo, a essere incoronato re del continente è un aquilotto, sul Bondone domina infatti Marco Gaiardo. Bronzo al mondiale, titolo tricolore per la squadra juniores. Gli anni seguire registrano ulteriori scudetti per Marco Gaiardo, vittorie di squadra, in azzurro, oltre Gaiardo e Molinari, va il neoacquisto Gerd Frick. Torna a crescere anche il settore femminile, soprattutto grazie a Lorenza Beatrici e Francesca Iachemet, terze nella staffetta tricolore targata 2007-2008-2009. Il 2008 è l’anno degli eventi, con la faticosa quanto gratificante esperienza logistica del Campionato Italiano a staffetta (25 maggio) e del Campionato Italiano di Gran Fondo (21 settembre).
Il 2009 è ancora un anno di grandi risultati: per quanto concerne le rassegne mondiali ed europee, da segnalare l’oro di Jonathan Wyatt a Crans Montana (Sui) nella corsa in montagna; l’oro ai Mondiali di corsa in montagna junior di Geoffrey Kusuru; l’argento di don Franco Torresani ai mondiali master (MM 45) a Dolni Morava (Rep. Ceca); e l’oro dello stesso agli Europei (a Lenzerheide, in Svizzera). Il 14 settembre, infatti, Jonathan Wyatt ha vinto a Crans Montana (Sui), gara valida come Coppa del mondo: Wyatt si è laureato campione iridato per la sesta volta. Dietro di lui (55′03) l’ugandese Martin Toroitich (55′16) e il turco Ahmet Arslan (55′26), quarta la giovane speranza azzurra Bernard Dematteis. Il neozelandese, che vanta appunto sei vittorie in Coppa del mondo (1998 La Reunion, Oceano Indiano, 2000 Bergen, Germania, 2002 Innsbruck, Austria, 2005 Nuova Zelanda, 2007 lunghe distanze, Interlaken, Svizzera) e sei vittorie nel Grand Prix WMR (1999, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006) ha confermato così la sua superiorità sui tracciati di sola salita.

Se il 2009 è un anno di pausa sul piano organizzativo, l’Atl Trento cmb torna a rivestire quest’anno un ruolo in chiave nazionale. Appuntamento per tutti al 18 luglio.

Un pensiero su “Meno due mesi ai Campionati Italiani di corsa in montagna sul Monte Bondone

  • complimenti Elena, un bel articolo introduttivo!
    sei insostituibile!

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