Agnes Tschurtschenthaler 9’06 solitario
Alla terza e ultima giornata del Gran premio del mezzofondo l’acuto arriva da Vipiteno, o, meglio, da Sesto Pusteria: è targato Agnes Tschurtschenthaler (cognome complicato per la minuta altoatesina allenata da Grassi), e parla chiaro, 9’06 in perfetta solitudine.
Il crono fa pensare: l’atleta collega della Weissteiner vale certamente un tempo sotto i 9′ sui 3000m. La seconda arriva quasi trenta secondi dopo, è la compagna di squadra Micaela Bonessi (9’35), terza Arianna Morosin (9’41), quinta una ottima Tava (9’47”). Sempre sotto i 10′ la triatleta dell’U.S. Quercia Chiusole, e per l’Atletica Trento CMB il miglior risultato di giornata tra gli aquilotti: è nona con il nuovo PB Francesca Iachemet, 10’07 corso con una gara di 15 km svolta domenica nelle gambe. Gara interlocutoria per l’altra aquilotta di punta, Roberta Bottura, ancora alla ricerca della forma migliore, confermata invece la crescita, anche sul piano della resistenza, della giovane Erica Ferretti (nuovo PB: 10’55), e nuovo record anche per l’ottocentista Elisabetta Tecchio (11’01). Paga un avvio troppo deciso Electra Bonvecchio.
Show sul 3000m maschile: è testa a testa tra il vipitenese Markus Ploner e Peter Lanziner, siepista di Trodena in forza alla squadra roveretana. Il primo conduce quasi tutta la gara, ritmo regolare, si corre a 1’07 a giro (sotto i 2’50 al km), esce gli ultimi 80m Peter Lanziner che vince in 8’24”55, secondo Ploner, 8’25”46, neolaureato e ora alla ricerca di un ottimale equilibrio tra il nuovo lavoro e i fasti atletici del passato (8’11). Il terzo, Manuel Dal Col, è ancora sotto gli 8’30, da segnalare il quinto posto dell’aquilotto Francesco Bazzanella, 8’38”17: una gara condotta coraggiosamente nel gruppo di testa e poi chiusa con regolarità e tenacia. Stupisce-ma fino a un certo punto-l’8’54 di Daniele Dellai, che dopo un avvio cauto chiude brillantemente l’ultimo giro, ancora più cauta e in progressione la gara dello junior Giovanni Tonini, sotto i 9′, mentre non scende sotto i 9′ per poco, ma dà prova di determinazione e coraggio Stefano Grimaz, che non disdegna il primo gruppetto per un paio di giri e poi tiene con ampia falcata fino al 2000 (9’05 il verdetto finale). Il 9’12 di Paolo Pedranz viene a chilometri e salite in bicicletta piuttosto che a (mancate e mancanti) ripetute in pista, ma perciò soddisfa ancora di più.Gli allievi: 9’25 il camoscio Andrea De Biasi, 10’45 il figlio d’arte Daniele Oss Cazzador.
Fuori programma, la gara dei 100m, inserita nel menu per permettere a Matteo Galvan di tentare il minimo per Osaka. Ma la pista bagnata per la pioggia pomeridiana ha appesantito i piedi del velocista vicentino, che chiude in un (per lui) modesto 10”70, terzo è l’aquilotto Paolo D’Amico con un 11”82 che patisce le stesse difficoltà. Il GPM è anche questo: mezzofondo, condito di salti e velocità. Per le esigenze di tutti i palati.
Elena Franchi, se puoi contattami e dimmi se ti servono un paio di foto per il sito che ve le invio.