Lorenza Beatrici settima alla prova tricolore di Adrara
Adrara San Martino attendeva le nostre aquilotte al varco, per provarsi anche su salite stricto sensu. Dopo la prova a staffetta di Povo, up-down per motivi intrinseci, e la prima prova a Domodossola (valida per la selezione in chiave europea, e dunque saliscendi), i Colli di San Fermo hanno esaltato la vocazione da camoscio puro di Lorenza Beatrici (settima), mortificato invece le abilità tecniche di Francesca Iachemet. Ma pur con un Jonathan Wyatt un po’ appannato rispetto al solito e l’assenza di Roberta Bottura, essenziale pedina numero tre della squadra femminile, l’Atl. Trento ha centrato un quarto posto in rosa e un sesto in azzurro.
Al maschile gli occhi erano puntati sul camoscio neozelandese Jonathan Wyatt, da quest’anno in forza all’Atl. Trento cmb. Quattro volte campione mondiale [1998 (La Reunion, Oceano Indiano), 2000 (Bergen, Germania), 2002 (Innsbruck, Austria), 2005 (Nuova Zelanda), 2007 (lunghe distanze, Interlaken, Svizzera)], Wyatt vanta tempi di tutto rispetto anche in pianura (800m 1:54.6, 1000m 2:24.36, 1200m 2:55.3, 1500m 3:43.08, miglio 4:01.5, 3000m 7:54.6, 5000m 13:27.66, 10000m 27:56.72) ma negli ultimi anni ha deciso di dedicarsi principalmente alle corse in montagna “stile austriaco” (sola salita) e comunque alle lunghe distanze. Alla prova di Adrara era dunque atteso, ma l’intensa attività agonistica delle ultime settimane lo ha costretto ad alzare bandiera bianca di fronte alla classe di Degasperi (43’46) e di Gaiardo (43’51), che sugli ultimi tornanti lo staccano infliggendogli ca. 20” (44’06). Ad assicurare la sesta piazza all’Atl. Trento cmb ci pensa allora Antonio Molinari, classe 1967, un titolo mondiale (Telfes 1996), tre europei (1998, 1999, 2001) e 5 italiani [1993, 1997 (individuale e combinata), 1998 (individuale e combinata), 1999, 2000, 2001] in tasca: è 26. in 48’16, poco più di 10” dietro a Lucio Fregona, e davanti a Emanuele Zenucchi e Gil Pintarelli. 67. piazza per lo sciatore Enrico Cozzini.
Tra le donne, in chiave aquilotta l’ha spuntata la determinazione di Lorenza Beatrici (36’12, la vincitrice Desco ha fatto 32’59). Non tanto perchè la settima piazza sia per lei così inusuale, quanto perché gli inizi di stagione hanno puntato i riflettori tridentini più sul picco di forma di Francesca Iachemet che sulla regolarità delle prestazioni della bionda Lorenza, tra le prime dieci in Italia ormai da 5 anni. Un percorso meno tecnico e di salita hanno esaltato la sua corsa radente e indubbiamente efficace quando sale.
Tornando alla Iachemet (38’12), giornata storta per la cembrana che quest’anno sta davvero bene. La primavera e le prime tornate estive le hanno permesso di giocarsi due buone carte: i ritmi in pianura (tra una gara in montagna e l’altra sa correre un 3000m sotto i 10’10 o un 5000m solitario sotto la pioggia in 17’30) e le abilità tecniche in discesa, che unite a una carozzeria invidiabile e una struttura fisica ideale per i saliscendi ne hanno fatto un’ interprete di primo piano di percorsi con quest’ultima caratteristica, prova ne siano il quinto posto a Povo e a Domodossola. Da gennaio a oggi non aveva cileccato una gara, la prova di ieri serve solo a ricordarci che sbagliare è umano e che per fine agosto recuperare tutt’altro che difficile.
Assente Roberta Bottura, cui va l’asupicio di recuperare i problemi alla caviglia in vista della terza prova (la Cedegolo-Cevo, il 17 agosto), fondamentale si è rivelata Sabrina Bampi, trentesima in 40’02. A Romana Verones, 39. in 42’54, davvero non si può chiedere di più: non prende moltissimo da Lara Bonora, e difende con onore i colori giallo-blu, e questo fin dagli anni ’80.
Tra le juniroes, ottava Valentina Rizzoli (30’20, vince la Faustini con un tempo poco sopra i 26 minuti), tredicesima Erica Leonardelli, quindicesima Elena Bassetti, figlia d’arte (della Verones): le “mini-aquilotte” sono seconde dietro all’Atl. Saluzzo, mentre confermato è il primo posto nella combinata juniores-seniores femminile.
Al maschile, 22. Tommaso Caldonazzi, nella gara vinta da Chevrier in 30’38 (Tommaso corre in 36’35), 45. Daniele Oss Cazzador, quindicesima la società.
Appuntamento allora a Cedegolo-Cevo, per confermare o migliorare. E appuntamento al 21 settembre, ovviamente, per il Campionato Italiano Lunghe distanze di corsa in montagna organizzato dall’Atl. Trento cmb tra Martignano (Tn) e Civezzano.
Un complimento a tutti da parte della società, vi aspettiamo al gran Finale del 17 agosto.